Così Clio, Mamyon e Densesu entrarono nella misteriosa villa.
L'interno non era differente da come poteva immaginarsi dall'esterno.
Gli arredi apparivano consumati dalla polvere, dal tempo e dall'umidità, mentre le pareti non avevano più le ricche incrostazioni marmoree che un tempo le abbellivano.
Inoltre i pannelli figurativi sui soffitti erano ormai indecifrabili e solo confuse macchie di colori sbiaditi animavano ciò che restava.
Ad un tratto i tre udirono qualcosa.
Come un vocio lontano ed indistinto.
“Sembra provenire dal piano di sopra...” disse Densesu.
“Aspetta, fa silenzio...” lo interruppe Mamyon “... sembrano... sembrano più voci che parlano insieme... come se... come se recitassero qualcosa... non so... forse una preghiera o una litania...”
Densesu allora si avvicinò alle scale che davano al piano superiore, cercando di ascoltare meglio quelle voci.
“Credo...” mormorò “... credo si tratti di donne... e sembra stiano recitando il Santo Rosario...”
All'improvviso quel vocio cessò di colpo.
E un attimo dopo una donna apparve sulle scale.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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