Fissai la mano di Guisgard che stringeva la mia... poi sollevai gli occhi nei suoi a quelle parole...
e nei suoi occhi chiari vidi una strana luce, una luce che non avevo mai visto prima...
li fissai a lungo, quegli occhi...
e lentamente la mia mano si ammorbidì...
si ammorbidì, mentre mi lasciavo convincere da quegli occhi... da quello sguardo...
si ammorbidì perché io volevo credergli...
avevo bisogno di credergli...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Rammenta la tua missione.” Fissandolo il chierico. “Ed il nostro patto.”
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Quelle parole, all’improvviso, giunsero a me come una coltellata...
missione...
patto...
fissai per un istante il monaco, quasi senza capire, poi il mio braccio tornò ad irrigidirsi e a mia mano a stringersi a pugno mentre tornavo a guardare il cavaliere...
“Missione?” sussurrai, con voce bassa ed incerta “La vostra... la vostra missione?”
I miei occhi cercarono i suoi allora, con la viva speranza di trovarvi qualcosa che smentisse quella affermazione... lo speravo... lo speravo ardentemente... ma invano...
“Avevano ragione...” sussurrai allora, senza riuscire a mascherare quel dolore intenso che provavano “Avevano ragione su di voi... avevano tutti ragione... siete venuto con altri interessi, siete venuto con una missione... ed io... io mi sono fidata di voi... io mi sono...”
Mi interruppi di colpo, quasi non riuscendo più a parlare...
“Io mi sono fidata di te!” mormorai pianissimo, mentre gli occhi mi diventavano lucidi... e quel sussurro appena percepibile suonò quasi come un’accusa.
Tirai allora con forza il braccio indietro, sfilando la mano dalla sua, e corsi via senza più voltarmi.