“Vedo che la dottrina” disse il frate a Talia “almeno qualcuno ha avuto lo scrupolo di insegnarvela. Peccato che non abbia fatto nulla per spingervi poi a metterla in pratica.” I suoi occhi erano su di lei, duri, inclementi ed impenetrabili. “Comunque nessuno vi sta giudicando qui.” Aggiunse. “Siete già stata giudicata.” E guardò poi a terra.
Le candele mostravano le ombre del chierico e di Guisgard, ma non quella della principessa.
“La vostra ombra.” Indicò il frate.
“Maestro...” mormorò Guisgard.
“Già...” annuì frate Nicola “... è una di loro...”
“No... non può essere...” fece il cavaliere “... non lei... lei è...”
“Lei è cosa?” Lo interruppe il frate.
Ma proprio in quel momento Talia disse di volersi ritirare.
“Aspettate...” prendendola per una mano Guisgard “... non... non andate via...” la sua mano strinse forte per un istante quella di lei.
“Rammenta la tua missione.” Fissandolo il chierico. “Ed il nostro patto.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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