E così, mentre Elisabeth e gli altri discutevano della trama per il loro spettacolo, giunse da loro un servitore.
“Sua maestà vi riceverà subito.” Disse. “Prego, seguitemi.”
Li condusse allora attraverso un lungo corridoio illuminato da ampie vetrate e ornato di statue.
Arrivarono infine in un'ampia sala che in realtà faceva da anticamera ad un ambiente più grande.
Infatti una porta si aprì ed un valletto fece loro cenno di entrare.
Si ritrovarono così nella sala del trono.
Il seggio era però vuoto e il valletto pregò loro di attendere.
“Come ve lo immaginate questo re?” Chiese Enusia agli altri.
“I re sono tutti uguali.” Mormorò Orez. “Hanno la barba, perchè conferisce loro saggezza, una corona, per ostentare autorità ed uno scettro per imporre agli altri soggezione.”
Ad un tratto la porta dietro al trono si aprì ed apparve qualcuno.
Era un bambino e restò a fissarli.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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