Così Altea e Velvò andarono nella locanda e fecero colazione insieme.
“Un tempo” disse Velvò “ero un conte... ma ora sono solo Velvò e così voglio essere chiamato.” Sorrise in maniera enigmatica. “Da come sospirate quel Fiore di cui dite deve valere davvero molto... per cosa vi occorre? Forse per qualche filtro d'amore?” Rise. “Si, vi vedo come una che insegue un amore tormentato... magari un grande amore!” La fissò. “E si trova a Capomazda questo Fiore delle meraviglie?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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