Così, Elisabeth ed i suoi compagni di viaggio, giunsero davanti a quella maestosa città.
Dove il Calars baciava il lago, vi era una piccola banchina con una barca.
Poco distante vi era un uomo a sonnecchiare.
“Voi...” disse Sawas avvicinandosi a lui “... potete darci un passaggio fino all'altra sponda? Dobbiamo entrare in città.”
“Un Taddeo e mezzo.”
“Eccolo.” Lanciandogli una moneta Sawas.
L'uomo allora li condusse dall'altra parte del lago.
“E' Tylesia, vero?” Chiese Sawas.
“Si.” Rispose l'uomo mentre teneva la vela della barca.
“E' fortificata...” osservò Enusia “... teme forse di essere attaccata? C'è una guerra in atto.”
“La guerra non c'entra.” Fissandola l'uomo. “Le mura ci sono da prima che il conflitto cominciasse. In realtà quelle difese servono a custodire il tesoro di Tylesia.”
“Che tesoro?” Domandò Orez.
“Il suo fiore.” Disse l'uomo.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|