“Si...” disse Sawas a quelle parole di Elisabeth “... è una buona idea... credo che recarci alla nuova Tylesia sia l'unica cosa da fare ora.”
“Credi che possa cominciare da lì la nostra ricerca?” Chiese Enusia.
“La nostra ricerca è già cominciata.” Fissandola Sawas.
“Bene, allora non ci resta che dirigerci là.” Fece Orez.
I quattro, così, risalirono sulla turbocarrozza e raggiunsero l'altra sponda del lago, dove presumibilmente si trovava la nuova Tylesia.
Trovato il lago, lo circumnavigarono, fino a raggiungere il punto in cui il Calars lo alimentava.
E tra le dense e spesse mura di vapore che si alzavano in prossimità di una cascata, come un miraggio, Elisabeth, Sawas, Enusia e Orez videro qualcosa.
Prima un qualcosa di indefinito e incerto. Poi, pian piano, sempre più nitido e definito.
Fino a quando ai loro occhi apparve una grandiosa città, racchiusa da più cinte murarie scandite e controllate da alte torri di avvistamento che proteggevano l'abitato cittadino.
E al centro, nel punto più alto, dominava un grandioso palazzo.
“Quella” mormorò Sawas “credo sia la nuova Tylesia...”