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			“Eh, sono dunque un chiacchierone...” disse Guisgard alzando gli occhi “... ma almeno sono riuscite a farvi sorridere quelle mie chiacchiere...” sorrise “... quando sarete malinconica” sussurrò a Talia “o vi sentirete sola... questo fiore di carta vi ricorderà che non lo siete... che c'è qualcuno che veglia su di voi... che scaccerà ogni vostra paura...” i suoi occhi erano fissi in quelli di lei “... ma le sorprese non finiscono qui, altezza... anzi, prima che la vostra servitrice si svegli e venga qui con un mattarello, sarà meglio sbrigarci...” le fece l'occhiolino “... si, perchè volevo farvi ascoltare una cosa... anzi, molte cose in verità...” e senza attendere la risposta di lei, Guisgard la prese per mano e la portò fuori dalla stanza. 
 Di nuovo in quel corridoio, illuminato da una candela e dal chiarore del nuovo giorno che tingeva di rosa i vetri delle finestre. 
 “Vedo che siete riuscito a recuperare la dama!” Esclamò qualcuno.
		 
		
		
		
		
		
		
			
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				AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
			 
		
		
		
		
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