Petrillus accennò un vago sorriso a quelle parole di Elisabeth.
“Il Fiore Azzurro...” disse “... certo che conosco il Fiore Azzurro... tutti quelli che hanno una certa età qui sanno di cosa stiamo parlando ora... questo perchè da piccoli ci venivano narrate le storie sulla vecchia Tylesia, sulla sua regina e sul meraviglioso Tesoro che era sbocciato nel suo inaccessibile Giardino...”
“Parlateci di questo Fiore.” Fissandolo Sawas.
“Le cose più importanti e belle di questo mondo” fece Petrillus “ossia Fede e Amore, sono in realtà doni. Chi possiede questi due tesori non ha meriti particolari, ma può solo definirsi un privilegiato. La Fede Religiosa e l'Amore Vero fioriscono nella vita di persone fortunate. E così è anche il Fiore Azzurro. Può sbocciare ovunque e nessuno può prevedere dove accadrà. Tylesia fu fortunata tanto tempo fa. E ora, grazie al Cielo, qualche altro luogo starà godendo, o sarà prossimo a godere, tale Benedizione.”
“Come ha fatto a sbocciare a Tylesia?” Domandò Sawas.
“Le cose più belle” rispose Petrillus “sono sempre le più semplici. Accadde che la regina ed il suo innamorato piantassero un Fiore nel Giardino... e da lì è sorto meravigliosamente il Fiore Azzurro...”
“Che io sappia” intervenne Orez “il caso non esiste e dunque dubito che se io e lady Elisabeth si piantasse un fiore, al suo posto sboccerebbe proprio il Fiore Azzurro.”
Petrillus rise di gusto.
“Insomma, il Fiore potrebbe essere sbocciando ovunque...” disse Enusia “... anche all'altro capo del mondo...”
“Eppure deve esserci un modo per cercarlo...” mormorò Sawas “... voglio dire, deve pur esserci una traccia da seguire, qualche segno...”
“Posso darvi un solo consiglio.” Fissandoli Petrillus. “Cercarlo.”
“E' quello che stiamo facendo.” Replicò Sawas.
“Senza fermarvi.” Sentenziò l'eremita.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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