Talia era nella sua stanza, davanti a quello specchio.
Fissava la sua immagine e poi i suoi occhi cercavano quell'ombra svanita, perduta.
Indossava un abito lungo e leggero, perchè il fuoco del camino aveva riscaldato la stanza.
Ad un tratto dalla luce della fiamma che ardeva nel focolare prolungò una lunga ombra, che raggiunse i piedi della principessa.
Poi, all'improvviso, si animò.
“Talia...” disse con voce di donna “... Talia... attenta a quel cavaliere... non restare qui... il tuo popolo ha bisogno di te... fuggi via... fuggi via... apri la porta e fuggi via... ti guiderò io dal tuo popolo...”
“Principessa...” all'improvviso una voce “... principessa...”
“Principessa...” qualcuno bussò alla porta e destò Talia da quel sogno “... principessa... sono io...” era Guisgard.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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