Si è fatto scuro sulle vostre coscienze ed ha reso apocrifa questa sonnolenza di conscienze e di anime in festa, dove il rinchiudersi nella quotidianità dei momenti apparentementi sereni, sconvolge la visione del vero significato intrinseco del regno del re d'inverno.
Nessuna voce risuona nel salone del grande camino e la coltre nera e fuligginosa ha solcato le scarne vene che consucono al cuore dove ramingo e solitario contemplo questo stelo avvizzito, carico d'anni e di logore solitudini....
Taliesin, il bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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