Altea, così, ritornò al maniero dell'Arconte Meccanico.
Si chiuse nella sua stanza e poco dopo, per la stanchezza, cadde addormentata.
Altea camminava in una strada buia.
Era immersa nella selva.
Ad un tratto udì qualcosa.
Come una voce, poi più nulla.
Poi altri strani rumori.
“Altea, aiutami...” disse qualcuno “... Altea, sono io...” era la voce di Vivian “... Altea, aiutami ad uscire da qui... sento freddo e ho paura... aiutami, ti prego... presto, prima che loro ritornino... aiutami, sono cattivi con me... mi fanno tante cose brutte... aiutami, Altea...”
Altea si svegliò.
Era nella stanza da sola.
Ed un senso di tristezza, mista a paura, si impossessò di lei.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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