Fornò vide arrivare Altea e si alzò in piedi.
Era infatti rimasto ad aspettarla sotto un porticato, seduto sui gradini di quella che un tempo era stata una chiesa.
“No, non ancora...” disse “... aspettavo voi... andremo insieme dall'Arconte Meccanico per chiedere udienza.”
I due allora si avvicinarono al portone del palazzo e chiesero di essere ricevuti.
“Sua signoria ha molto da fare.” Fece il soldato di guardia. “Tornate domani.”
“Invece non torneremo.” Replicò Fornò. “Aspetteremo di essere ricevuti appena potrà.”
“Davvero?” Fissandolo il soldato. “E chi lo dice?”
“Io.” Rispose Fornò.
“Vedremo!” Annuì il soldato, per poi fischiare.
Un attimo dopo altri due soldati arrivarono.
“Diamo una lezione a questo sbruffone!” Fece il primo dei soldati.
E tutti e tre si lanciarono su Fornò.
Questi però estrasse rapido la spada e scoppiò una lite.
Ma nonostante fossero in tre contro uno, i soldati ebbero la peggio e Fornò li disarmò, ferendone addirittura due.
“Cosa succede qui!” All'improvviso una voce.
Era il capitano della guardia.
“Chi ha osato ferire i soldati di sua signoria?” Guardando quella scena.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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