Trovai Marijeta nel cortile, mi porse il mantello ed io lo indossai, calandomi il cappuccio sopra la testa.
Poi salii in carrozza e partimmo.
“Oh, insomma, Marijeta...” mormorai dopo qualche momento “Puoi smetterla di guardarmi con quest’aria di rimprovero, ormai! Tanto non tornerò sulla mia decisione!”
Le lanciai un’occhiata obliqua...
“E’ un fatto che per già due volte hanno tentato di uccidermi, da quando siamo a Sant’Agata... ed io non ho alcuna intenzione di stare ad aspettare che finalmente ci riescano! E poi...”
lentamente i miei occhi si spostarono in avanti e scrutarono il cavaliere che, seduto in cassetta, conduceva la carrozza... lo osservarono per lunghi minuti...
“E poi...” ripresi a dire, ma più piano, quasi sovrappensiero “Qualsiasi cosa tu, l’Arconte, il capitano possiate dire... io... io sento di potermi fidare di quel cavaliere!”
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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