Ascoltavo le parole di Marijeta, continuando a guardare fuori...
arrogante...
scostante...
testa calda...
oh... lo era di sicuro, pensai.
Eppure c’era stato nell’unico momento in cui avevo avuto davvero bisogno.
E non solo questo...
no...
ripensai ai suoi occhi, al suo sguardo quando mi aveva raccolta e portata via da lì...
avrebbe potuto lasciarmi dov’ero e, magari, farmi trovare da qualche servitrice...
dopotutto ero fuori percolo, ormai, e dunque il suo compito era finito...
ma non lo aveva fatto...
al contrario, con il suo comportamento mi aveva tenuta al riparo da pettegolezzi e voci di palazzo, tenendo nascosta la mia debolezza e la mia paura mi aveva protetta...
era stato gentile, quindi, e discreto...
quello era il tipico comportamento di un uomo senza valori, mi chiedevo?
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Davvero dicono questo di me?” All'improvviso una voce alle loro spalle. “E dire che sono così carine e gentili quelle servitrici!” Sorridendo Guisgard. “Mi sorridono spesso! Ma forse è colpa mia... si, forse dovrei dedicare loro più attenzioni... eh, si... credo proprio di si...” e rise di gusto.
Marijeta si voltò di scatto.
“Cavaliere...” fissandolo “... non potete entrare qui senza essere convocato!”
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Sussultai a quella voce, colta alla sprovvista.
Mi voltai, dunque, e lo vidi... se ne stava sulla porta, ridendo.
Sollevai un sopracciglio e, impenetrabile, attesi che smettesse di ridere...
“Marijeta ha ragione, sir...” mormorai poi, senza che la mia voce tradisse neanche minimamente quel tumulto di pensieri e sensazioni “Di grazia, dunque... cosa ci fate qui?”