“Altezza, se posso permettermi...” disse Marijeta a Talia “... quel cavaliere non mi ispira buone sensazioni... non so, ma ho ragione di credere che sia una testa calda, un tipo scostante e arrogante... uno di quelli che risultano insofferenti ad ogni tipo di regola... e non credo sua signoria si fidi molto di lui... tipi come quello sono senza onore, senza patria e senza valori... sapete, ho sentito alcune servitrici parlare di lui... pare frequenti luoghi non certo degni e donne di malaffare...”
“Davvero dicono questo di me?” All'improvviso una voce alle loro spalle. “E dire che sono così carine e gentili quelle servitrici!” Sorridendo Guisgard. “Mi sorridono spesso! Ma forse è colpa mia... si, forse dovrei dedicare loro più attenzioni... eh, si... credo proprio di si...” e rise di gusto.
Marijeta si voltò di scatto.
“Cavaliere...” fissandolo “... non potete entrare qui senza essere convocato!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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