Lente e pigre scorrono nuvole di penieri inespressi senza alcuna ragione,
mentre i dorati campi di grano attendono il rifiorire della tua stagione,
quando fanciulla adornavi le giornate come sole nascente,
inseguendo a perdifiato la voglia di vivere nel riflesso rilucente,
ed io, ultimo tra gli ultimi suonatori, in questo smarrimento,
chino il capo e le spalle all'ombra del tuo nuovo firmamento...
Taliesin, il bardo