Quelle parole di Guisgard mi stupirono...
“Sir... io non penso che sia il caso...” iniziai a dire, ma lo dissi così piano che il cavaliere probabilmente neanche e udì...
Lo osservai stupita mentre si chinava su di me e, delicatamente, mi prendeva di nuovo in braccio...
sapevo che non era appropriato, ma non dissi niente...
neanche opposi la minima resistenza...
gli girai le braccia intorno al collo, invece.
Forse non volevo ammetterlo, ma una parte di me si sentiva oltremodo sicura insieme a quel cavaliere...
una parte di me non voleva ammettere che lui aveva sempre avuto ragione, fin dall’inizio, e che, se non fosse stato per lui, non ci sarebbe mai stato un futuro.
Il cavaliere varcò la porticina laterale ed attraversò quel corridoio...
io, distrattamente, appoggiai la testa sulla sua spalle, mentre camminava, e sospirai leggermente...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Giusero così davanti alle porte che davano agli alloggi privati della principessa.
“Volete che chiami le vostre servitrici, altezza?” Fissandola il cavaliere.
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Sollevai di nuovo la testa, quando avvertii il suo sguardo su di me...
“Io...” mormorai “No! No, non sarà necessario... anche perché non ho servitrici qui... beh, ne ho solo una...”
Esitai...
“Potete mettermi a terra, adesso!” sussurrai.
Sentii le sue braccia allentarsi appena e, lentamente, scivolai con i piedi a terra...
mi tenni al suo braccio ancora per un istante, finché non fui certa di star bene, poi afferrai la maniglia della porta e la spinsi...
“Marjieta!” chiamai.