Mi svegliai portando con me un vago senso di inquietudine.
Avevo appena iniziato a fidarmi di Mamyon, ad aprirmi con lui, se si fosse rivelato un impostore avrei davvero dubitato delle mie capacità di comprendere l'animo delle persone.
Mi guardai attorno ed osservai la stanza in cui mi trovavo, era lussuosa ed elegante eppure mi metteva apprensione. Forse per il sogno o per il semplice fatto che non ricordavo affatto come ci fossi arrivata.
Poco male, magari avrei imparato qualcosa di più su quella faccenda.
Inoltre, nonostante il sogno, non dubitavo di Mamyon e sapevo che sarebbe venuto a cercarmi.
Ebbi solo il tempo di alzarmi quando delle figure entrarono nel vestibolo.
Osservai l'uomo senza cappuccio e ricambiai il suo sguardo con freddezza e decisone.
"...No, Milord.. Nemmeno io lo credo... Non è stato certo il caso a condurmi qui, dovunque mi trovi... D'altra parte, non ci sono nemmeno capitata di mia spontanea volontà, o sbaglio?"
Osservai gli occhi dell'uomo accanto a me, cercando di decifrare la sua espressione, tuttavia, non ci riuscii.
"...Ebbene..." Dissi in tono freddo ma gentile "...che posso fare per voi? Perché mi trovo in questo posto?" senza abbassare lo sguardo.
"Immagino che sia inutile chiedervi dove mi trovo, chi siete, come ho fatto ad arrivare qui.. O cose del genere.. Dunque eviterò di farlo..." aggiunsi gesticolando.
"Quindi vi prego di parlare apertamente riguardo al motivo di questo incontro, se non vi dispiace..".
Avevo parlato con pacatezza e decisone, nonostante la minaccia velata che mi aveva rivolto quell'uomo, inspiegabilmente, non ero terrorizzata, era come se il tempo, in quella stanza, si fosse fermato.
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