Guisgard sorrise.
Era un sorriso enigmatico.
“Arrogante...” disse a Talia “... eppure questa mia arroganza pare abbia suscitato la curiosità di vostra maestà...” di nuovo quel suo sguardo “... ma ora mi chiedo... era sempre curiosità quella che vi ha spinto quella notte ad entrare nella mia stanza? Magari accorta a non essere vista... a non attirare occhi ed orecchie... e forse questo, sempre quella vostra curiosità, vi ha poi spinta a camminare a piedi nudi, vestita di bianco... magari per poter essere scambiata per un fantasma...” si era avvicinato di qualche passo al suo seggio e quel suo sguardo sembrava quasi poter sfiorare, toccare, accarezzare la principessa “... ma purtroppo per voi, i fantasmi non sono di questo mondo... mentre la bellezza si, mia signora...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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