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Vecchio 19-03-2013, 08.36.33   #517
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Il tocco delle mani di Mamyon e le sue parole mi scaldarono il cuore di un calore calmo e profondo.
"...Mi fido di te Mamyon..." Sussurrai dopo aver passato qualche istante immersa nei suoi occhi, dimenticando definitivamente l'etichetta che mi sembrava fosse una divisione tra noi.
"..non ho detto che non vuoi venire da me, ho detto che non puoi..." Scossi la testa "...hai giurato fedeltà alla principessa l'hai dimenticato? Devi essere sempre a sua disposizione..
Vorrei non fosse così... Vorrei averti con me...".
Abbassai lo sguardo e lasciai le mani di Mamyon.
"..Ma, hai ragione, hai diritto di sapere... Siediti pure su quel divano..".
E, così dicendo, me ne andai nella mia camera, tornando pochi istanti dopo con un mano il mio prezioso manoscritto.
Mi sedetti accanto a Mamyon e iniziai a sfogliarlo delicatamente.
"...questo è il mio tesoro, vale più di qualsiasi gemma... Parla di un cavaliere, Leonard.. Ricordate? Vi parlai di lui, prima del torneo.. avete detto una frase identica... Racconta di come la sua amata, Sybil, venga rapita... Della ricerca, senza alcun punto di riferimento.. Fino ad un sogno premonitore.." Sorrisi, accarezzando la pergamena "..pensa che lei non sa nulla dell'amore del cavaliere, si conoscono appena... Ma lui rischia tutto per lei..".
Guardai Mamyon, conscia di avergli confuso le idee ancor di più.
"...beh, ti chiederai cosa c'entra.. È presto detto... Il manoscritto si interrompe, poco dopo il sogno premonitore.. E, nonostante tutte le mie ricerche non ne ho trovato un altro che contenga la fine... Sembra sia unico.. Ma, questo sarebbe un pura curiosità intellettuale se non fosse..." Arrossii e abbassai lo sguardo.
Potevo davvero fidarmi di lui a tal punto da raccontargli i miei segreti più oscuri?
Respirai piano, non avevo scelta, dovevo fidarmi di lui fino in fondo.
"..se non fosse che io sono tormentata da questa storia... Nel vero senso della parola... Ogni notte, da quando il manoscritto è entrato in mio possesso, faccio un sogno.. No, un incubo.. Sono incatenata, ogni volta in una maniera diversa e in un posto diverso, ma ugualmente spettrale, Leonard arriva, non so come faccio a sapere che è lui ma lo so.. Lui mi chiama col nome della sua amata, e io non riesco a parlare per dirgli che non sono lei, in quel momento viene ucciso sotto i miei occhi, in maniere crudeli e atroci.. Lo sento esalare l'ultimo respiro invocando il mio nome, cioè il nome di lei, ogni notte.. E soffro come soffrirebbe lei, ogni volta.." Scossi la testa guardando lontano "...ogni notte da allora... Non può essere una coincidenza, io dovevo sapere, dovevo conoscerne il significato...".
Sospirai, la parte più difficile l'avevo detta.
Mi chiesi cosa avrebbe pensato di me, mi avrebbe presa per pazza, per indemoniata o peggio?
Ripresi il mio racconto più spedita, parlai dell'arrivo a Camelot dell'aereonave, del biglietto col mio nome, del mio desiderio di partire, di come avevo coinvolto Lucius, del giuramento, dell'arrivo al maniero e, infine, dell'incontro con l'arconte in cui mi aveva parlato del fiore e del patto che avevo fatto con lui.
Nel ripercorrere i ricordi, mi tornò alla mente ciò che avevamo visto quando ci eravamo avventurati nel cunicolo dietro la Chimera, ma non ne feci parola, pensando che, infondo anche i muri avevano orecchie in quel posto.
Ma mi ripromisi di parlargliene più tardi, sempre che dopo il mio racconto non scappasse a gambe levate.
"..e ora so che quel Fiore è l'unica speranza per salvare Lucius... Non so cos'abbia di speciale, né per quale motivo debba cercarlo una ragazza straniera... Ma ora non ho più scelta.. Temo che la sparizione di Lucius sia collegata con questa faccenda..." Gli presi la mano "..è tutto quello che so... Mi indicherà un messaggero quando dovrò partire e dove mi dovrò recare...".
Cercai di sorridere "...ti ho raccontato tutti i miei segreti, non è una cosa che sono solita fare... Non dire mai più che non mi fido di te.." Abbassai lo sguardo, con una stretta al cuore "...capisci ora perché so che non potrai venire con me.. Non so quanto starò via, né dove andrò... Tu hai i tuoi doveri.." Sorrisi, sarcastica "...sono l'unica figlia di un marchese ricco e potente... Me ne intendo di doveri da assolvere..." Con una smorfia "...era proprio per avere un briciolo di libertà, prima di perderla definitivamente, che ho voluto partire a tutti i costi..." Sussurrai con voce bassa e carica di tristezza.
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