Il cuore prese a battermi forte.
Gli occhi sbarrati, il fiato corto, avrei voluto urlare, avrei voluto piangere, imprecare, sbattere i pugni contro il muro.
Ma restai come paralizzata mentre quello strano uomo parlava.
Il Fiore, il Fiore diventava ogni giorno più importante.
Il pensiero di quelle parole mi fece rabbrividire.
Oh, Lucius.. Ce la farò.. Te lo prometto...
Un brivido freddo mi attraversò la schiena. Non potevo dare il Fiore a quelle persone, ammesso che lo trovassi, l'avevo promesso all'arconte.
L'avevo giurato con la vita.
Solo allora sentii il peso di quel giuramento su di me.
Ma in qualche modo avrei sfidato la sorte per liberarlo.
Non l'avrei condannato ad una fine orribile.
La porta si spalancò mentre ero ancora scossa.
La vista di Mamyon mi rassicurò per un momento.
"..Oh, Mamyon..." Dissi correndogli incontro "...ero certa che avresti capito..".
Senza pensarci due volte mi buttai tra le sue braccia, e, per un momento, mi sentii al sicuro.
Restai ferma con la testa poggiata sulla spalla di Mamyon per qualche tempo, sentendo il tremore che mi attraversava il corpo calmarsi pian piano.
Poi mi reso conto che aspettava una spiegazione.
"...io.." Iniziai a balbettare "...ho avuto così paura.. Mi sembrava che ci fosse qualcuno nella stanza...".
A questo punto, mi fidavo del cavaliere, ma non volevo rischiare di mettere a repentaglio la vita di Lucius per lui.
Per quanto ne sapevo, poi, la strana figura che mi aveva tanto spaventato poteva essere dietro l'angolo ad origliare.
"...mi è sembrato di sentire dei passi.. No, no, lo ho sentiti... E mi sono sentita morire, ero sola.. Temevo che se avessi urlato avrei attirato troppo l'attenzione e.. Oh, grazie al cielo sei qui..." Continuai stringendomi più forte a lui.
"...grazie.." Sussurrai.
Accennai a un sorriso guardandolo negli occhi "...ora che sei qui, però, mi sento terribilmente stupida...".
Cercai di ritrovare un po' di contegno e un accenno di sorriso "...Beh, puoi aspettare qui mentre mi vesto..." Indicando il piccolo salottino che divideva le due camere "...Prometto che per farmi perdonare metterò l'abito più bello che ho, solo per voi...".
Già, pensai, e poi andremo dalla principessa.
A quel punto mi chiesi se fosse davvero una buona idea.
Mentre mi lavavo e vestivo, non facevo che pensarci.
E se anche mandare qualcuno nella selva mettesse la vita di Lucius in pericolo?
Ero disposta davvero a correre questo rischio?
Uscii dalla mia stanza dopo poco tempo, il mio aspetto, tuttavia, era radicalmente cambiato.
L'abito verde e bianco che avevo indossato per l'occasione era uno dei miei preferiti.
Il colore era lo stesso delle foglie di edera d'estate e i motivi bianchi con fili d'argento che lo ornavano davano un tocco più leggiadro ed etereo.
Guardai Mamyon con un'espressione che speravo somigliasse ad un sorriso.
"...Sono pronta Milord..." Gli dissi avvicinandomi.
"...Tuttavia, c'è una cosa che vorrei dirvi, prima di andare..." Lasciai volutamente in sospeso la frase.
"...tra non molto, non so di preciso tra quando, dovrò partire.. Non conosco la mia destinazione ma so che devo cercare un Fiore.." Presi un respiro profondo "...ti prego non fare domande su questo perché non ho alcuna risposta. Tutto quello che so è che potrei partire da un momento all'altro..." Abbassai lo sguardo, per un momento. "...avevo deciso di aspettare Lucius ma ora ho cambiato idea..." Lo guardai con uno sguardo che supplicava fiducia senza condizioni "...appena mi verrà indicato il posto da cui partire, non attenderò un minuto...".
Gli accarezzai dolcemente la guancia "...vi chiederei di venire con me, ma so bene che non potete lasciare il palazzo... Oh, non sapete quanto desidererei avervi accanto... Non dovervi lasciare ancor prima di avervi conosciuto davvero..." Gli occhi mi si inumidirono all'idea di lasciarlo.
"....ma io devo trovare quel Fiore..." Proruppi decisa e ferma.
"...è la mia unica speranza..." Sussurrai piano, con l'intenzione di non farmi sentire ma la speranza che lui sentisse senza interrogarmi.
|