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Vecchio 11-03-2013, 02.29.03   #400
Talia
Cittadino di Camelot
 
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
I miei occhi si allargarono impercettibilmente a quell’insinuazione del cavaliere... una dama bianca... lo fissai per qualche attimo, incerta e turbata... non poteva averlo detto per caso, pensavo... e fui certa che non era stata solo un’affermazione innocua quando vidi quel lampo attraversargli gli occhi.
D’intinto distolsi il mio sguardo, allora, e lo portai lontano... distante... inaccessibile.
Continuai ad ascoltarlo, tuttavia... ascoltai l’intervento dell’Arconte e la sua risposta... e solo quando tacque di nuovo tornai a guardarlo...
“La vostra spada...” mormorai, mentre mille e più pensieri giungevano ad attraversare la mia mente...
le parole dell’Arconte che non avrei dovuto udire ma che avevo udito...
le parole del cavaliere in quella stanza...
ciò che io stessa mi ero riproposta osservandolo privo di sensi...
“E sia... Ulisse!” sussurrai, tornando a fissarlo negli occhi...
ma lo dissi talmente piano che, forse, neanche lui poteva avermi udita.
Ad un tratto, tuttavia, la mia attenzione fu attratta di nuovo da una voce... una voce, però, che questa volta venne da uno degli spalti.

Citazione:
Originalmente inviato da Altea Visualizza messaggio
"Egli ha ragione, guardate voi tutti..e' disarmato, dovreste restituire la spada al cavaliere subito..con la quale egli ha combattuto con onore . Gli altri vincitori l'hanno nel loro fodero..questa e' uguaglianza e pari diritti e mi stupisco, signor Arconte, come mai solo a questo cavaliere sia stata sottratta in un momento pure di sua debolezza fisica."
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
Ma inaspettatamente dal pubblicò si alzò un applauso a quanto esternato da Altea.
I miei occhi si voltarono in quella direzione ed osservarono la donna che aveva parlato...
aveva parlato con la fronte alta e la voce ferma, guardando verso la Loggia Reale dove si trovava l’Arconte...
ne fui vagamente stupita.
E, cosa che mi stupì forse di più e che mi divertì vagamente, fu che dalla platea si levò un applauso a quelle parole.
Osservai la folla per qualche istante... poi, all’improvviso, sollevai leggermente una mano, come a voler fare silenzio... ed infatti, poco dopo, il clamore si placò gradualmente fino a che non fu di nuovo silenzio...
“Sono certa che queste grida sono premature!” dissi allora, e badai a tenere la voce più bassa e lieve che mai in modo che tutti dovessero concentrarsi e fare attenzione per sentirla “Sono certa che la spada di sir Guisgard sia semplicemente stata messa al sicuro e che sia già pronta per venirgli restituita...”
La mia voce fluttuò leggera tra il palco e gli spalti... notai che la donna che aveva parlato stava uscendo... chissà perché.
I miei occhi tornarono su sir Guisgard, di fronte a me, e lo fissarono per qualche momento, alteri... poi, lentamente, mi voltai e ripresi a salire la scala fino alla Loggia Reale, raggiungendo l’Arconte ed il Maestro...
“Restituitegli quella spada!” mormorai seccamente all’Arconte, fermandomi accanto a lui, ma senza guardarlo “Immediatamente! E che si vada avanti... sono stanca!”
E fu in quel momento che, di nuovo, accadde qualcosa...

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Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
Così, in sella al suo destriero e con Clio seduta davanti a lui, Mamyon entrò cavalcando nello spiazzo, davanti a tutto il pubblico.
E appena la gente lo riconobbe, esultò e cominciò ad invocare il suo nome.
Egli era infatti uno dei vincitori.
Il cavaliere allora rispose alle invocazioni del pubblico e poi si diresse verso il palco, dove si trovavano gli altri quattro vincitori.
“Cavaliere...” disse nel vederlo il capitano della guardia “... la cerimonia è iniziata da un bel po'... e voi vi presentate solo adesso?”
“Perdonatemi...” fece Mamyon “... ma sono stato impossibilitato a giungere prima...”
Allora dalla Loggia Reale l'Arconte Meccanico fece segno al pubblico di tacere.
“A termine di regolamento, cavaliere, un simile ritardo può essere punito anche con l'esclusione dalla cerimonia e dunque con l'annullamento della vostra partecipazione al torneo.” Fissandolo il signore di Sant'Agata di Gothia.
A quella scena, la mia pazienza ed il mio consueto serafico distacco vacillarono pericolosamente...
sospirai spazientita, socchiudendo appena gli occhi per cercare di mantenere il contegno...
“Attendiamo altre sorprese?” sussurrai, allora, seccamente all’Arconte.
All’improvviso, tuttavia, e del tutto inaspettatamente, la fanciulla che era con il cavaliere prese la parole e raccontò una storia che ebbe l’inusitato vantaggio di colpirmi...
Rimasi a fissarla per qualche momento...
la sua voce che tremava, lo sguardo che andava vagamente perdendosi...
ebbi la certezza che non stava mentendo...
anche se non ero del tutto certa di comprendere...
“Cosa?” mormorai allora, voltandomi verso l’uomo alla mia destra e fissandolo severamente “Di che cosa si sta parlando, Arconte? Da quando la foresta di Sant’Agata non è più sicura?”
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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