I miei occhi, impassibili, erano rimasti fermi su quel cavaliere mentre parlava... era irriverente, beffardo... lo studiai per un lungo momento, senza che tuttavia neanche la pur minima espressione mi attraversasse il volto...
“Capisco...” dissi poi, in tono gelido e leggermente tagliente “Abbiamo un esperto tra noi!”
Notai che il Capitano mi stava porgendo il coltello che il cavaliere gli aveva lanciato e lo presi, rigirandomelo distrattamente tra le mani...
“Dunque, vediamo...” mormorai con una marcata nota sarcastica nel tono “Siete esperto nel lancio dei coltelli... esperto nella conoscenza dei guerrieri capamazdesi... diteci... avete qualche altra qualità nascosta? Suvvia, stupiteci!”
I miei occhi inclementi rimasero su di lui per un altro lungo secondo, impietosi, poi restituii il coltello al Capitano e voltai le spalle a quel cavaliere...
Mi allontanai di qualche passo, dunque... guadagnando la parte più alta del palco... poi tornai a fronteggiarli...
“Miei Signori...” dissi, allora, con la voce leggera come un sussurro ma ferma come la roccia “Solitamente non amo ripetere più di una singola volta un concetto... ma questa volta, e spero solo per questa volta, lo ribadirò per voi! Mi ripeto, dunque: nessuno di voi, cavalieri, deve sentirsi in alcun modo legato da nessun tipo di obbligo... nessuno di voi ha debiti né doveri in questo momento... ciò che vi è stata offerta è un’opportunità! Se la accetterete, sarete i benvenuti. Se la rifiuterete, dovrete lasciare questo palazzo, e dovrete farlo adesso. Questa è l’unica cosa che vi viene richiesta immediatamente... una risposta! Perché... vedete, sir Guisgard del Lagno... questo non è un mercato, e noi non siamo qui per contrattare. Ci sono delle regole e quelle regole valgono per tutti... voi compreso!”
Tacqui...
la mia voce era bassa, lieve, ma era ferma ed io ero certa che tutti potessero udirla...
Tornai a fissarli tutti...
“O siete dentro o siete fuori, miei signori... qual è il vostro desiderio? Dovete dirmelo adesso!”
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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