“Che io sappia” disse Elina ad Elisabeth “nessuno è mai morto per aver aperto un libro. Anzi, i saggi affermano invece che molti guai sono sorti proprio per la troppa ignoranza di alcuni uomini.”
Era un libro molto particolare.
Si vedeva che era stato scritto a mano.
E questo era abbastanza curioso visto che la stampa mobile ormai da tempo veniva utilizzata per produrre libri e codici vari.
“Deve essere molto antico.” Osservandolo Elina. “E stranamente i segni che reca sulla copertina non mi sembrano arabi. E nemmeno ebraici. Io non sono un'esperta, ma credo che questo libro provenga da terre molto lontane. Ben oltre quelle Mediorientali.” Fissò poi la sua padrona. “E se in questo libro ci fossero risposte per i tanti misteri che ci sono piovuti addosso? Magari notizie su quei misteriosi assassini di cui parlava il vecchio Abul. O chissà... magari cenni sul Fiore che l'Arconte sta cercando...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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