La loro pelle...il loro accento...un balzo indietro sino a casa........un'emozione profonda sino alle viscere, sentii la mano di Elina sul mio braccio e fu come un'accompagnarmi allo sgabello che mi venne offerto......accanto ad esso un tavolino dello stesso materiale dello sgabello.....interamente intagliato al centro un grande piatto in ottone....con dei piccoli bicchieri in vetro colorato.....come di consuetudine..rametti di menta giacevano nel loro fondo......sentii lo scricchiolio di una porta.....ed entrare un uomo......aveva un viso che mi rammentava qualcuno...ma non ricordavo chi fosse o dove l'avessi visto..poi egli stesso....passo' attraverso le memorie della mia mente....." Vi ricordo.....eravate molto stimato dal Califfo...e' mio zio, ero una ragazzina quando eravate al suo fianco...e poi improvvisamente di voi non si seppe piu' nulla.......berro' volentieri il vostro te....mi ricordera' il sapore di casa...."..presi un bicchiere....e lo odorai cosi' come quando una rosa viene recisa dal roseto.......mi guardavo intorno e quello che non comprendevo era cio' che aveva detto di mio marito......." e' molto buono, cosi' come lo ricordavo.....e adesso...ditemi Abul......come poteva essere mio marito un membro della confraternita dei Figli di Nab.......egli era un cristiano ed era venuto a Gerusalemme per le Crociate......non ci sposammo subito....il matrimonio avvenne in terra straniera...noi fuggimmo......come mai ha confraternita non ha evitato che lo uccidessero.....in cosa aveva sbagliato.....nei vostri rituali ?....a sposare me......o ad obbedire a qualcuno....ditemi Abul...a chi dovro' mozzare la mano e poi il capo per cio' che e' avvenuto "........
Ultima modifica di elisabeth : 08-03-2013 alle ore 16.36.26.
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