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Vecchio 06-03-2013, 00.55.47   #328
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Lucius restò turbato e vagamente infastidito da quelle parole di Clio.
Ascoltava la ragazza parlare, fissandola, senza che nessuna delle sue espressione e nessuno dei suoi sguardi gli sfuggissero.
Tuttavia non disse nulla.
Ritornarono così al castello, dove ciascuno nella sua stanza si lavò e si riposò.
E visto che li attendeva quell'appuntamento con Mamyon, non scesero in teatro per vedere lo spettacolo organizzato dall'Arconte Meccanico.
Poco dopo, infatti, lasciarono ancora il castello e raggiunsero la piazza dove era stato fissato l'incontro con il cavaliere.
E lo trovarono proprio lì, sdraiato su una delle panche in pietra della piazza, mentre ammirava gli alti palazzi di Sant'Agata di Gothia illuminati a festa.
Ma appena si accorse di loro, subito si destò e fissando Clio cominciò a sorridere.
Andò allora incontro ai due.
“Salute a voi, milady.” Disse a Clio, mostrando un lieve inchino. “E a voi, messere.” Rivolgendosi poi a Lucius.
Questi risposte a quel saluto solo con un impercettibile movimento del capo.
“Beh, a quanto pare” continuò Mamyon “abbiamo anche indovinato la sera adatta...” fissando l'aria circostante “... è vagamente umida e resa incerta da questa sottile nebbia. Insomma, l'ideale per andare in cerca di fantasmi.” Sorrise nuovamente. “O forse, solamente per trovare le tracce di messer Amore.” E fece l'occhiolino a Clio.
“Non credo che sia la serata adatta.” Intervenne Lucius.
“Oh, vi sbagliate, messere.” Fissandolo Mamyon. “Ogni sera è adatta per cercarlo.”
“Si, ma questa serata non ha nulla a che fare con l'amore e romanticherie varie.”
“Siete in errore.” Tornando a sorridere il Cavaliere. “Perchè si dia il caso che il fantasma in questione è protagonista di una leggenda che fa dell'amore il suo perno principale. Almeno stando a ciò che si narra. Ma è inutile indugiare ancora!” Esclamò. “Direi di incamminarci subito verso la selva, o vi arriveremo solo all'albeggiare...” rise “... e i fantasmi, come i sogni, hanno l'abitudine di dissolversi con l'aurora!”
Prese allora il suo cavallo poco distante.
Assieme a questo aveva legato ad un palo anche un mulo.
“Perdonate, messere...” guardando Lucius “... se non sono riuscito a trovare di meglio. Ma mi hanno assicurato che questo mulo è adattissimo per lunghe escursioni.” Si voltò poi verso Clio. “Naturalmente la nostra madrina verrà in sella con me, visto che quel mulo non può portare due persone.”
Aiutò così Clio a salire sul suo destriero e poi, seguiti da Lucius sul mulo, si diressero verso la selva.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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