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			a quella anima l' eco di quel nome lontano che al sol pensarlo la turberà.... 
 come giammai lontananza potesse colmare spazi cosmici e siderali,
 vagando come sospeso in una bolla alchemica di novelli speziali,
 apotecari e farmacisti di una natura suburbana che accarezza i suoi occhi,
 lasciando nel cuore leggiadro e fanciullo il palpito dei tuoi rintocchi,
 accovacciati nell'attesa di un ritorno che è già nuova partenza,
 oggi, che nella pioggia di un lungo inverno, mi manca la tua assenza....
 
 Taliesin, il bardo
 
				__________________"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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