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Vecchio 01-03-2013, 20.41.51   #273
Talia
Cittadino di Camelot
 
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
A quelle parole del Maestro, feci un piccolo gesto con la mano che avrebbe potuto significare qualsiasi cosa e presi quelle lenti, fissate su di una curiosa montatura d’argento...
Altri squilli...
il torneo stava per iniziare...
ma all’improvviso accadde qualcosa...

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
In fondo al pergolato che delimitava lo spiazzo per giostrare c'era una vaga confusione.
“Cosa accade?” Chiese il Maestro all'Arconte.
“Non lo so...” alzandosi questi per vedere meglio “... non riesco a capire da qui...”
Chiamò allora uno dei Marescialli di Campo.
“Cos'è quel disordine?”
“Eccellenza, pare ci sia un cavaliere che chiede di partecipare al torneo...” rispose il Maresciallo di Campo “... ma è fuori tempo limite. Le liste sono state già definite.”
“Allora cacciatelo via!” Ordinò l'Arconte.
“Signore...” fissandolo il Maresciallo di Campo “... dice di possedere il diritto per partecipare...”
“E in che modo?”
“Afferma che è stato iscritto dal suo maestro giorni fa...”
“E chi è questo suo maestro?”
“Il monaco Nicola d'Uscian...”
A quel nome l'Arconte restò ammutolito, per poi voltarsi verso George.
“Fate...” mormorò questi “... fate venire avanti quel cavaliere...”
“Si, signore.”
Poco dopo quel misterioso cavaliere si presentò nello spiazzo, proprio davanti alla Loggia Reale.
E i suoi occhi azzurri, enigmatici ed indefiniti, erano fissi sull'Arconte e sul Maestro.
Ero rimasta seduta esattamente al mio posto durante quello scambio di battute, osservando l’Arconte ed il Maestro e notando quel loro improvviso cambio di tono e di espressione a quel nome.
Me ne stupii...
non ne comprendevo pienamente il motivo...
non per quel cambio improvviso di impostazione...
Mi sporsi appena, dunque, e gettai una rapida occhiata in basso, verso lo spiazzo al centro del quale si era presentato quel cavaliere... guardava verso l’alto, verso l’Arconte ed il Maestro, con aria quasi di sfida...
mi incuriosì.
Scivolai di nuovo indietro, quindi... tornando a sedermi comodamente sul ricco seggio e ad essere completamente celata dall’ombra di quel bianco padiglione...
“Arconte...” mormorai allora, ed il mio sussurro fu perfettamente udibile nel silenzio “A cosa dobbiamo questo imbarazzo e questa incertezza, ditemi! Conosciamo l’uomo cui si è alluso? Quel... come si è detto? Oh, si... quel Nicola d'Uscian, monaco...”
Lo studiai per un istante...
osservai l’Arconte, poi il Maestro...
un monaco aveva iscritto quel cavaliere...
sorrisi all’incertezza dei due uomini, così poco velata.
“Arconte...” ripresi poi a dire, sempre con quella voce che era poco più che un sussurro “Vedete... noi ci pregiamo di essere diversi dai nostri nemici... essi sono faziosi e intolleranti, noi no! Essi odiano e distruggono tutto ciò che non è esattamente come loro... noi no! Dunque... se il cavaliere in questione desidera giostrare nel nome di Sygma, noi gli concederemo l’onore di farlo. Se è disposto poi a giurare sul suo onore di fronte alla sua regina, noi glielo permetteremo...”
Tacqui solo per un istante...
“Quel cavaliere può giostrare se accetterà di sottomettersi alle nostre leggi... è la regina che lo vuole! Proclamate ciò che ho detto, e che sia così!”
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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