“Già, pare di si...” disse Lucius a Clio, mentre la tensione fra quei cavalieri aumentava sempre più.
Tutti quei guerrieri allora estrassero le armi e le puntarono contro quello che stava seduto al centro.
“Impugna la spada e vediamo se sai usarla come fai con la lingua!” Gridò uno dei cavalieri a quello.
“Sapete perchè, miei rozzi amici, i samurai sono superiori ai cavalieri?” Ridendo beffardo il cavaliere seduto. “Perchè non si separano mai dalla propria spada...” si alzò finalmente in piedi “... anzi, si dice che un samurai dorma insieme alla propria Katana...” la sua mano era sempre più vicina all'elsa della spada che pendeva dal suo cinturone.
“Ma che diavolo stai dicendo?” Fissandolo uno di quei cavalieri. “Sta zitto e combatti!”
“Vi sto aspettando...” mormorò e subito gli altri gli si lanciarono contro.
Lui allora estrasse rapido la sua spada e cominciò a combattere, riuscendo a tenere testa a tutti loro.
E così schivava, parava e respingeva i loro attacchi, mostrando un'abilità fuori dal comune.
“Questo è ciò che sapete fare?” Ridendo. “Allora mi sa che questo torneo durerà molto meno dell'intera Quaresima!”
“Dannato...” ansimando uno di quei cavalieri “... è velocissimo...”
“Siete già stanchi?” Deridendoli quello al centro. “Avanti... vi va di ravvivare la contesa? Scommettiamo qualcosa?” Guardò tra la folla e notò Clio. “Sono pronto a scommettere” tornando a fissare i cavalieri che lo circondavano “che alla fine di questo scontro quella bella damigella mi darà un bacio per premiare il mio valore!”
“Sta zitto!” Urlò uno dei suoi aggressori e di nuovo quei cavalieri ripresero ad attaccarlo.
Ma anche stavolta lui riuscì a respingere ogni loro colpo.
“Fermi, in nome di sua signoria!” All'improvviso una voce.
Lo scontro cessò all'istante.
“I duelli sono severamente vietati in città!” Fissandoli il capitano delle guardie. “E anche gli stranieri devono rispettare questo editto! E se non vi è stato chiesto di consegnare le armi al vostro ingresso in città, è solo perchè siete iscritti al torneo! Ma al prossimo duello fra le strade sarete espulsi dal torneo e da Sant'Agata di Gothia!”
Così, quei cavalieri, rimesse a posto le spade, si allontanarono.
“Ehi, voi...” ad un tratto qualcuno avvicinandosi a Clio e a Lucius “... non mi è stata data la possibilità di vincere, lo so, ma credo di essermelo meritato quel bacio... non pensate?” Era quel cavaliere che aveva tenuto testa a tutti quegli altri cavalieri. “E come vincitore vorrei reclamare il mio premio...” facendo l'occhiolino a Clio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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