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Vecchio 28-02-2013, 01.35.46   #243
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Così, presi i biglietti, Altea e Vivian riuscirono a trovare posto in prima fila.
Il piccolo palco in legno era stato montato in una piazzetta all'ombra di un grande edificio.
Tutt'intorno la gente si era accovacciata sui gradini di mattoni che delimitavano il perimetro del largo.
C'era molta attesa e la stessa Vivian non stava più nella pelle.
Ad un tratto apparve un ometto anziano al centro della scena e tra gli spettatori calò subito il silenzio.
“Oh, Amore...” disse l'omino “... oh, Amore...” nel frattempo dall'altra parte del tendone, che faceva da sipario, alle spalle del buffo araldo si iniziarono a sentire alcuni flauti e qualche violino “... Amore, che ti fai beffe dell'intelletto e nascondi la felicità a chi la insegue con l'ingegno... tu, Amore, cosa ci narri dunque?” E mostrato un vistoso inchino alla folla, sparì nel sipario.
Apparve allora sulla scena una fanciulla.
Indossava un lungo abito e recava tra i capelli un diadema di fiori.
Nelle mani aveva un libro.
“L'Epifania dell'amore...” sussurrò, per poi portare quel libro al petto e sospirare “... sono l'erede del re, mio padre... e sposerò il cavaliere più ricco... questa è la volontà del mio venerabile genitore... oh, Amore... sarà anche bello?”
In quel momento apparve un altro attore.
Alto e magro come un chiodo e abbigliato come una margherita.
“Chi sei tu, o fiore?” Chiese la fanciulla.
“Sono la Margherita.” Rispose l'altro. “E sono ambasciatore di...”
“Amore?” Lo interruppe lei.
“No, del mio padrone!”
“Oh...” sospirò lei “... e dimmi, o Margherita... è bello il tuo padrone?”
“Come Lancillotto!”
“Ed è anche ricco di spirito? Ed indulgente e generoso?”
“Come Galeotto!”
“Oh e di Amore è amico?”
“Ne è il prediletto!”
“Ed è ricco?”
“Solo se tu l'amerai!”
“Oh... allora mio padre non acconsentirà...” e chinò il capo.
Un attimo dopo, l'attore e l'attrice uscirono.
Qualche istante ed uscì un nuovo attore.
Indossava il costume da cavaliere, una maschera sul viso ed in mano stringeva una margherita.
Dal sipario qualcuno con uno specchietto illuminava la mano del cavaliere.
Quella che stringeva la margherita, donando così al fiore uno straordinario effetto scenico.
“E' lui, lo sento...” bisbigliò Vivian avvicinandosi ad Altea.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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