Ad un tratto, qualcuno bussò alla porta della stanza di Clio e di Lucius.
“Salute a voi...” entrando una servitrice “... sua signoria è giunto al castello e chiede di vedervi. Prego, seguitemi... vi condurrò da lui.” E li accompagnò attraverso i gradini che davano alla corte principale.
Da qui arrivarono ad una grande sala.
In essa vi erano molti specchi, di varie forme e dimensioni.
Alcuni erano deformati, altri addirittura rotti.
La luce che penetrava dalle bifore si rifletteva su di essi e per via della loro irregolarità generava strani effetti.
Ad un tratto una porta laterale si aprì ed entrò una ragazza.
Aveva capelli ricci e nerissimi ed indossava una lunga tunica di un blu cobalto, stretta in vita da un nastro bianco.
In mano recava due lunghe fasce colorate.
“Salute a voi.” Fissandoli con un sorriso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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