Mi ero avvicinata alla finestra mentre il maestro George parlava ed ero rimasta in silenzio a fissare quel susseguirsi di monti e valli che segnavano l’orizzonte intorno alla città fortificata, riflettendo.
Quando la voce dell’uomo si spense, nella sala calò il silenzio... un silenzio che ruppi soltanto alcuni minuti dopo...
“E’ un governo assolutistico quello che ci avete appena descritto... dispotico, addirittura! E mi disgusta anche solo pensare di dover concedere il pur minimo margine all’arrogante avanzata di quella stirpe di guerrafondai!”
Tacqui... ed i miei occhi rimasero lontani, sull’orizzonte, ancora per qualche momento.
Infine voltai le spalle alla finestra e tornai a fronteggiarli.
“Va bene!” dissi “Se questo è davvero il vostro pensiero, miei signori... che sia così, dunque! Organizzate quel torneo, se lo ritenete così opportuno, e traetene il vostro campione. A me non interessa: ho piena fiducia in voi e lascerò che siate voi a scegliere per me. Solo una condizione impongo: che questa presenza non tenti di mutare i miei piani e le mie decisioni... non voglio interferenze in ciò che farò e riterrò opportuno di fare... non tollererò obiezioni a nessuna delle mie decisioni!”
Per qualche istante fu il silenzio nella sala... ero certa che non ci fosse bisogno di ribadire ulteriormente quel concetto, lasciai loro soltanto un momento di quel silenzio perché ne comprendessero la gravità.
“Adesso...” tornai poi a dire, in tono più leggero “Mi perdonerete, ma intendo ritirarmi... Maestro, lieta di ritrovarvi! Arconte, buona serata!”
Così dicendo, mi voltai e mi diressi verso il fondo della sala per poi, da sola, raggiungere le mie stanze.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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