Vivian fissò con fare titubante Altea.
“Che sciocchezze...” disse “... non sai che un grande attore porta sulla scena la sua stessa vita? Egli così non è costretto a recitare, ma a vivere! Eh...” sospirò “... già lo immagino... sarà tenebroso, inquieto, solitario... sono convinta che ci sia una grande storia d'amore nel suo passato turbolento... si, un amore infelice! Magari una donna già sposata e forse anche un omicidio! Chissà, proprio il marito di quella donna!”
Restò così a fantasticare e a sospirare, senza neanche rispondere ad Altea circa i parenti dell'amica che vivevano a Sant'Agata di Gothia.
Infatti la giovane non aveva altri pensieri che quelli riguardanti i suoi sogni d'amore.
Ad un tratto, alle due ragazze, si avvicinarono Elisabeth e la sua fedele Elina.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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