Il Conte di Altafonte, nonostante miti e leggende attorno alla sua romanzesca figura, è citato da alcuni documenti come “gentiluomo di ventura capomazdese realmente esistito.”
Libertino, mercenario, cacciatore di taglie, avventuriero, ladro, contrabbandiere, spia, falsario, amante dell'arte, della vita e delle donne, di questo enigmatico personaggio nessuno conosce il vero nome e forse mai ne ha avuto uno soltanto.
Celeberrime sono le sue avventure.
Fughe romanzesche e amori romanzati, in una vita vissuta come sospesa tra le pagine di libro.
Il Conte di Altafonte è un uomo simile a quegli eroi di Novalis, di Byron o di Dumas, invisi ai loro simili ma protetti dalla Fortuna.
Un novello Don Chisciotte, nato nel secolo sbagliato, eppure uomo senza tempo.
Un Ulisse esiliato dalla opaca realtà, un Oreste che vanta un conto sempre aperto con il mondo, un mecenate al servizio della sua sola esistenza.
E tra le sue avventure più celebri vi è quella in cui, scoperto un complotto ai danni dell'alchimista francescano Frate Antonio di Roccafraulese, giungerà nel suo convento per metterlo in guardia.
Il chierico allora per riconoscenza donerà al conte un sortilegio.
Un sortilegio in cambio di un enigma:
“E' un nome.
Può essere di vari tipi.
Non si vede in tutti i paesi.
Può avere valore religioso.
Può essere di vari materiali.”
Il conte risolverà l'arcano e avrà l'incantesimo.
Egli non invecchierà mai, fino a quando non sarà lui stesso a deciderlo.
E un attimo dopo il chierico svanirà in un'ombra, salvandosi dai suoi nemici.
Altafonte, così, viaggerà da città in città, attraverso epoche diverse, restando sempre giovane e vedendo i suoi amici ed i suoi nemici invecchiare poco a poco e poi morire.
Amerà molte donne, tutte giovani, fino ad abbandonarle con l'approssimarsi della loro vecchiaia.
Tutto ciò terminerà quando incontrerà una nobildonna di Sygma, della quale si innamorerà perdutamente.
Passeranno gli anni e lui la vedrà invecchiare pian piano.
Allora, deciso a non perderla, romperà l'incantesimo del frate e tornerà ad essere un uomo comune.
Così, quasi per magia, anche lei tornerà come lui, giovane e bella, grazie al suo amore e potranno allora invecchiare insieme.
Termina così la fiabesca storia di questo leggendario personaggio, la cui vita, dal piglio epico e romantico, diviene immagine e forma della libertà e dell'avventura.
Ma una vita che solo con l'amore può trovare la sua vera realizzazione.
E voi, dame e cavalieri di Camelot, riuscite a risolvere l'arcano di oggi?