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Vecchio 14-01-2013, 19.25.18   #1674
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Giuff teneva stretta Talia, puntandole alla gola la sua pistola.
“Lasciala andare, Giuff...” disse Guisgard “... lei non c'entra niente... vi è un conto in sospeso tra noi... lasciala andare e lo risolveremo qui, subito...”
“Lo credi davvero?” Fissandolo il Gufo Nero. “Credi davvero che lei non c'entri nulla? Ma se tutto è cominciato per lei! Ricordi? Che idiota!” Ridendo. “Hai mandato al diavolo la nostra alleanza per una donna! Sai quante donne avremmo avuto se fossimo rimasti soci? Tante, da mandarle via a calci!”
“Giuff...” cercando di restare calmo Guisgard “... avanti, risolviamo da uomo a uomo la cosa... mandala via e cominciamo il duello...”
“Ormai non mi interessa più la nostra vecchia questione!” Esclamò Giuff. “Ora voglio il tesoro!”
“Va bene...” annuendo Guisgard “... prenditelo e va al diavolo.”
“Lo farai tu per me!” Ridendo Giuff. “Avanti, tira fuori quel forziere! E non tentare qualche brutto scherzo, o la tua amica sarà cibo per gli avvoltoi!”
Guisgard allora scese nell'antro e cominciò a tirare fuori il forziere.
“Avanti, sbrigati!”
“Dammi tempo, dannazione...” fece Guisgard “... è pesante... molto pesante...”
Alla fine riuscì a tirarlo fuori da lì.
“Ora rompi il lucchetto!” Ordinò Giuff.
Guisgard allora cominciò a colpire il lucchetto con la pala.
Riuscì però solo a scalfirlo.
“Ci vuole la pistola per aprirlo.”
“E scommetto che vorresti avere tu l'onore, vero?” Mormorò Giuff. “E magari mirare al lucchetto e poi invece sparare a me, giusto?”
Guisgard lo fissava.
Ma all'improvviso Giuff sparò al lucchetto, facendolo saltare in aria.
Gettò poi a terra la pistola e con un gesto rapidissimo ne estrasse un'altra dalla sua cintura, puntando anche questa alla gola di Talia.
La ragazza non aveva avuto neanche il tempo di pensare, dato che la pistola del Gufo Nero aveva sparato a pochi centimetri da lei, facendole fischiare le orecchie.
“Ora apri quel forziere!” Ordinò Giuff a Guisgard.
Questi allora si avvicinò al forziere e lo aprì.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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