L'isola appariva come un unico e monumentale blocco di granito galleggiante, con scogliere alte e a strapiombo, ripide e levigatissime, che come arcaici bastioni sembravano voler racchiudere e proteggere quel luogo dal resto del mondo.
La vegetazione si mostrava rada e confusa, macchiettando qui e là l'isola tra aspre pietre e profondi valici.
Il cielo cupo e inquieto, squartato da lampi lontani, pareva riflettersi come un alone spettrale su quel blocco informe, dando alle rocce sottostanti venature fosche e spettrali.
Fulsin, a quelle parole di Talia, fissò la ragazza con sguardo incerto.
Non disse nulla, ma la sua espressione era molto chiara.
Lui temeva quell'isola.
Anzi, ne era terrorizzato a morte.
“Eppure” disse Guisgard continuando a fissare l'isola col suo cannocchiale “se davvero vi è seppellito un tesoro laggiù, qualcuno deve averlo trovato il modo di approdare.”
“E se fosse tutta una leggenda?” Fissandolo Austus.
“La mappa che ci ha condotti qui” rispose il corsaro “è dettagliata e sembra descrivere in modo meticoloso l'aspetto di quell'isola. Non abbiamo motivi dunque di credere che sia una coincidenza.” Posò il cannocchiale. “Circumnavighiamo l'isola...” ordinò ai suoi “... sono certo che un passaggio deve pur esserci...”
La Santa Rita, così, cominciò a doppiare il perimetro dell'isola, costantemente in balia delle onde e dei venti che soffiavano con sempre più vigore.
Guisgard non smetteva di controllare accuratamente ogni metro che si mostrava loro, per trovare una qualche apertura che permettesse di arrivare sull'isola.
“Eccolo!” Gridò all'improvviso. “Laggiù! Lo vedete? Il passaggio!”
“Quella piccola baia?” Indicando quel punto Austus.
“Si, quella!”
“Ma non possiamo avvicinarci...” obbiettò Austus “... è troppo stretta! Finiremo per schiantarci contro gli scogli!”
“Ha ragione, capitano.” Intervenne Rynos. “E nove su dieci, avanzando ancora, finiremo per incagliarci sul fondale.”
“Raggiungerò l'isola con una lancia.” Disse Guisgard. “Così non correremo rischi.” E si arrampicò sul pennone per scegliere un posto d'approdo.