"Devo essere impazzita.." Pensai "..quale follia mi ha condotto in questa storia?".
Ma più mi guardavo intorno e più capivo che non sarei potuta essere in nessun altro posto. Sempre più mi rendevo conto di quanto Guerenaiz avesse bisogno di me.
La voce di Giuff mi aveva turbato. Non era arrabbiato, furibondo, era sorpreso.
Come dargli torto, infondo, mi aveva seppellita.
Avanzai di un passo, poi di un altro.
Finché non giunsi davanti alla porta della stanza da cui proveniva la voce.
Era aperta.
Sembrava che non ci fosse nessuno. Entrai titubante.
"...capitano.." Dissi, titubante.
I miei piedi urtarono qualcosa. Mi fermai di scatto. Era un vecchio ferro arrugginito, mi chiesi cosa ci facesse lì, ma lo raccolsi, tenendolo stretto nella mano destra.
"..capitano.." Dissi ancora, con più convinzione.
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