Salimmo in coperta... era tesa, preoccupata... le storie del nonno avevano preso a vorticare nella mia testa in mille e più ricordi... le storie su quel pirata, sulla sua inumana ferocia, sul suo tesoro e sull’isola, le storie sulla maledizione e su coloro che avevano tentato di ingannarla...
ci voleva una chiave, diceva il nonno...
una chiave, mi ripetevo.
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Controllarono così le carte.
“Non vi è nessuna isola qui nel raggio di miglia...” fissandole Guisgard “... ma solo mare... mare e nient'altro...”
“Dobbiamo tornare indietro.” Preoccupato Austus. “Sono acque sconosciute queste...”
Guisgard allora fissò il mare, come a cercare una risposta o forse un segno.
“Quell'isola è reale...” all'improvviso Fulsin “... esiste e ci sta osservando...”
Ad un tratto grosse e scure nuvole apparvero lungo l'orizzonte.
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Osservai Guisgard per un momento, poi mi avvicinai a lui...
“...Eolo con le sue folgori fedeli allora ti guideranno, quando grigiore, furia e boati il mare gonfieranno. Ma prima di ciò tu guarderai l'alto Sole da Levante, quando la tua ombra per veder le stelle diverrà sestante...” citai in un sussurro al suo orecchio.
Poi, con un sorriso, tornai a guardarlo...
“E va bene, capitano... andiamoci, se è quello che vuoi!” dissi “Guarda... il cielo si sta incupendo e tra poco il mare si gonfierà... forse dovresti far spiegare le vele...”