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Vecchio 08-01-2013, 02.04.10   #1589
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Ormai sulla Santa Rita tutti erano fermi ad assistere al duello tra Guisgard e Musan.
Talia era immobile, con gli occhi spalancati, davanti a quella scena.
Ines teneva stretta a sé la piccola Maraiel, mentre il comandante spagnolo sembrava incapace di decidere sul da farsi.
Nel vedere Musan incrociare la sua spada contro quella di Guisgard, i suoi uomini, catturati dai militari spagnoli, tentarono di ribellarsi ai loro carcerieri, ma il loro tentativo di rivolta fu facilmente soffocato.
Anche gli altri pirati assistevano impotenti a quel duello tra il loro capitano ed il malvagio spagnolo.
Becco di Ferro era sulla spalla di Cavaliere25 e di tanto in tanto giocherellava con il nodo della bandana del giovane bucaniere.
Intanto il duello proseguiva.
Guisgard e Musan mostravano un'abilità fuori dal comune e sembravano incapaci di prevalere l'uno sull'altro.
Ad ogni stoccata di uno, l'altro riusciva sempre a parare o ad evitare il colpo.
La foga del duello li portava quasi in ogni angolo del ponte, spingendoli persino sulle scale che davano al castello di poppa.
Ma nella foga Guisgard non si accorse che una asse di legno, già malconcia a causa della battaglia sostenuta poco prima contro la nave di Sumond, si stava spezzando sotto i suoi piedi.
Il legno allora cedette e Guisgard perse l'equilibrio e la spada, che cadde sul ponte sottostante.
Musan ne approfittò e tentò una stoccata mortale, arrivando però solo a ferire ad un braccio il corsaro.
Questi infatti saltò dal castello di poppa, aggrappandosi su una delle cime che pendevano dal pennone, raggiungendo così il ponte sottostante e ritrovando la sua spada.
“Mi ci voleva un graffio per svegliarmi...” disse, invitando lo spagnolo a raggiungerlo.
Questi allora gli si lanciò contro e la contesa riprese.
Di nuovo quella danza fatta di attacchi, parate e schivate, fino a quando le lame si bloccarono l'una contro l'altra, portando i due sfidanti faccia a faccia.
“Quando ti avrò sistemato...” mormorò con un ghigno Musan “... mi occuperò io della ragazza, non temere... la farò divertire... puoi contarci...”
Guisgard lo fissò con occhi colmi di rabbia e lanciò un grido.
Le lame si separarono e riprese lo scambio di colpi e parate.
Ma la luce che sin dal principio si era accesa negli occhi di Guisgard, ora era mutata in fuoco vivo.
Il corsaro allora aumentò la velocità dei suoi colpi, fino a trafiggere mortalmente al petto lo spagnolo, che lo fissò con occhi stravolti per poi cadere a terra in una pozza di sangue.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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