Chiusi gli occhi e mi lasciai condurre, docilmente, in quel mondo quasi irreale in cui il tempo si era fermato.
Sentivo le sue braccia che mi circondavano, le sue labbra sulle mie, potevo addirittura percepire il battito del suo cuore, veloce e incredulo, come il mio, del resto.
Alzai gli occhi per guardarlo, pur restando tra le sue braccia.
"..credevi forse che mi sarei arresa? Che avrei creduto a quanti mi dicevano di rassegnarmi, che non c'era speranza?" La voce mi tremò "..quando dicevano che non saresti mai tornato, che eri morto, o avevi trovato qualcun'altra..." Scossi la testa "... No, non ci ho mai creduto veramente... Non mi sarei mai arresa... Sono partita appena ho potuto...".
Cercai di nuovo le sue labbra e le sfiorai con un tenero bacio, e un altro, e un altro ancora. Fino a strappargli un altro sorriso.
"... Ma che importa, ormai?" Sorridendo a mia volta "Dimmi piuttosto che ti è successo, che ci fai su questa isola dimenticata da Dio?".
Poggiai la testa sulla sua spalla, e mi strinsi ancor di più a lui.
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