Storm annuì.
“Avete ragione...” disse ad Elisabeth.
La prese per mano e facendosi spazio tra la folla impazzita, a fatica riuscirono ad arrivare alle scale che davano sulla stanza di Ingrid.
I due salirono e approfittando del clamore generale, entrarono nella stanza.
Qui Ingrid era seduta sul letto.
“Cosa volete?” Fissandoli impaurita.
“Non sentite fuori?” Indicando l'esterno Storm. “Sta succedendo il finimondo e vogliamo portarvi in salvo.”
“Dove?” Scossa Ingrid. “Io non vi conosco!”
“In verità” sarcastico il contrabbandiere “voi non conoscete più nessuno... dunque uno vale l'altro.” E con energia prese la donna sulle spalle, incurante delle sue proteste e delle sue resistenze. “Presto, usciamo!” Disse poi ad Elisabeth.
Così ritornarono in strada.
Ma mentre attraversavano uno stretto vicoletto, da una casa in fiamme si staccarono alcune tegole ed una di queste colpì Ingrid alla testa, facendole perdere conoscenza.
“Forse è meglio così...” mormorò Storm “... ora dormirà e non farà più tante storie. Presto, ora dobbiamo raggiungere il porto!” Fissando Elisabeth.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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