spalancando gli occhi al nuovo giorno...
nel ginguettio della tua sera dove riposano le mie stanche membra,
tra il sicuro focolare della tua cucina dove il tutto, appare e sembra,
nell'attesa di un rantolo di angoscia fanciulla tra i singhozzi ed il riso,
oggi, che nella mia cosmica perdizione, accarezzo i contorni del tuo viso.
Taliesin, il bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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