La serratura scattò e la porta si aprì.
Un lungo cigolio seguì la mano di Guisgard che spinse lentamente quella porta.
La stanza era illuminata da una piccola lampada ad olio e sembrava in ordine e tranquilla.
C'erano carte nautiche, strumenti per la navigazione e vari libri di trigonometria e geometria.
Inoltre su un tavolo c'era una tazza di tè.
E accanto ad essa un libricino.
“Credo sia la cabina del comandante...” disse Guisgard a Talia “... e questo deve essere il diario di bordo...” prendendo quel libricino e sfogliandolo.
Il suo sguardo cadde poi sulla tazza di tè.
“Strano...” mormorò prendendola in mano “... è ancora tiepida...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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