Clio si allontanò da Sumond, che non rispose nulla alle parole della ragazza.
All'improvviso, però, si udirono dei rumori.
La lancia che aveva portato a terra Musan era ritornata.
Lo spagnolo risalì a bordo della nave e con lui vi era, oltre ai suoi uomini, anche una bambina.
Aveva i capelli neri come la notte, la pelle bianca e gli occhi di un nocciola vivido.
Il visino era sporco e i suoi abiti apparivano consumati e lerci.
Musan la spintonò sul ponte, per poi cercare con lo sguardo Clio.
Chiese allora ad uno dei marinai dove fosse la ragazza.
La vide così verso il castello di poppa e le si avvicinò.
“Ora finalmente” disse a Clio “darete uno scopo alla vostra presenza a bordo.” La fissò con quel suo sorriso irriverente. “Vedete questa bambina? Sembra muta, ma so per certo che non è così. Chi me l'ha venduta mi ha assicurato che è sana come un pesce. Ed era un uomo fidato. Sta a voi farla parlare. So che, a differenza mia, userete modi più adatti ad una bambina.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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