Austus fissò Talia.
Guardò poi sulla misteriosa nave e di nuovo, infine, i suoi occhi tornarono sulla ragazza.
“E va bene...” disse con tono pensieroso il secondo di Guisgard “... ma a patto che resterete sul ponte, dove da qui possiamo vedervi. Guardate pure dalle scale che danno sottocoperta, chiamate anche da lì il capitano se volete, ma senza scendere di sotto, a meno che non sentiate rispondervi proprio da lui. Intesi?” Annuì e poi aiutò la ragazza a passare sul ponte dell'altra nave.
Giuntavi, Talia provò una strana sensazione.
Il vento sembrava ululare tra le vele squarciate e i pennoni scricchiolanti.
C'era una strana sensazione a bordo di quella nave.
Una sensazione opprimente, cupa e angosciante.
La porta che dava sottocoperta era spalancata davanti a lei.
E da lì Talia sentiva provenire solo un tetro ed innaturale silenzio.
Come se quella porta cigolante al vento e al sussultare delle onde, si aprisse sul regno dei morti...
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|