Clio aprì la porta.
Tutto sembrava tranquillo.
Forse anche troppo.
Poi, ad un tratto, cominciò ad udire qualcosa.
Come un mormorio, un brusio.
Prima lontano e vago, poi sempre più fitto e vicino.
Fece allora un mezzo passo verso l'uscio e sentì uno strano scricchiolio.
Come se stesse calpestando qualcosa di tenero.
Guardò allora il pavimento e si accorse che sotto i suoi piedi vi erano centinaia di ragni.
Si guardò intorno e vide l'intera cabina invasa da quegli insetti.
Erano ovunque, persino sul letto.
E poi, all'improvviso, Clio cominciò a sentire addosso uno strano formicolio.
Un istante dopo i ragni cominciarono ad uscire da ogni piega del suo vestito.
Erano su tutto il suo corpo: sulla pelle, persino fra i capelli.
Istintivamente la ragazza cercò di toglierseli, ma sembravano spuntare come funghi su di lei.
Alla fine cadde a terra esausta e tutti i ragni la ricoprirono...
“Non troverai John...” disse una voce di donna “... è qui con me... con tutti noi...”
“Dove siete?” Chiese Clio.
“Nel nulla...” rispose la donna “... o forse ovunque...”
“Sull'Isola Perduta?” Domandò Clio.
“Forse...” fissandola la donna.
Era Loren...
Clio aprì gli occhi.
Un attimo dopo si ricordò dei ragni e saltò su.
Si toccava dappertutto, compreso fra i capelli.
“Stai calma, è passato...” fece la servitrice di Musan “... ora è tutto passato...”
Clio allora si guardò intorno.
Era in un letto, in una bella cabina da ufficiali.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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