Sorrisi, tornando a guardare i suoi occhi...
“Sai...” mormorai, in tono leggero e giocoso “Probabilmente te lo devo, Capitano... voglio dire... dopo tutto mi hai acquistata, se ben ricordo... giusto?”
Lentamente mi alzai e presi la sottile camicia che mi aveva donato... era di una stoffa leggera e morbida, quasi impalpabile, come l’aria... le mie dita la sfiorarono e ne rimasero ammaliate... mai avevo posseduto qualcosa di altrettanto bello, di altrettanto prezioso...
Esitai, come rapita da tanto splendore... poi lentamente sollevai le braccia e lasciai che la stoffa delicata mi scivolasse addosso...
Poi tornai a guardarlo...
“Allora?” gli sussurrai, con un vago sorriso, avvicinandomi e carezzandogli piano il viso e le spalle “Potrei assomigliare un po’ a quella donna bellissima cui era destinata questa camicia? Potrei esserlo per te?”
Lo osservai per un lungo momento, lo osservai mentre mille pensieri mi attraversavano la mente... ed in ognuno di quei pensieri, proprio al centro, c’era lui...
ed all’improvviso, senza apparente motivo, ebbi paura.
Una paura inconscia, irrazionale... una paura cieca.
Sospirai e mi rannicchiai tra le sue braccia, allora...
“Stringimi...” lo pregai con la voce ora sottile “Ti prego, Guisgard, stringimi... e dimmi che vuoi tenermi con te! Dimmi che non vuoi lasciarmi di nuovo! Dimmelo ora, ti prego!”
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
Ultima modifica di Talia : 29-11-2012 alle ore 19.12.19.
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