Wesl fissò quel manoscritto senza dire nulla.
I suoi occhi erano piantati su quel libretto e sul suo viso calò un cupo pallore.
L'uomo poi prese il manoscritto dalle mani di Altea e cominciò ad accarezzare la ruvida e consumata copertina.
Lo aprì e ne sfogliò qualche pagina, sfiorando con le dita le parole incise su quei fogli.
“Si...” disse rompendo finalmente quell'insolito silenzio “... si, è stato scritto trent'anni fa... sotto dettatura, poiché Topasfier era analfabeta...” i suoi occhi non si schiodavano da quelle pagine “... si, è autentico...” mormorò, per poi alzare, infine, gli occhi su Altea “... come faccio a saperlo? Semplice... perchè sono stato io a scriverlo...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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