Cheyenne decise così di seguire quella misteriosa melodia.
Era una musica mutevole e a tratti sfuggente, ora malinconica, ora vagamente più vivace.
C'era qualcosa d'inquieto però in quel suono.
La ragazza seguiva quella musica e ben presto si ritrovò nella tenuta dietro la villa, a pochi passi dal lago.
Giunse infine fra un folto gruppo di alberi che procuravano ombra su quella sponda del lago.
Cheyenne, avanzando, calpestò un arbusto e subito la musica cessò.
“Chi” disse all'improvviso una voce “ti ha detto di venire qui?” Una figura sbucò fra gli alberi. “Ma forse devo pensare che non riesci a starmi lontana?” Fissandola con quel suo sorriso irriverente Sesc.